La ragazza non morta by Coco Herrera

autore:Coco Herrera [Herrera, Coco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Tektime
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Capitolo 7: Fine della scuola

«Evelyn».

«Per favore, solo Eve».

«Eve», dice, uno spasmo nella voce. «Ho dato un’occhiata alle tue trascrizioni». Fa una pausa, in attesa. Quando diventa chiaro che non intendo interromperla, continua.

«Hai abbandonato il nostro programma qualche mese fa».

Annuisco.

«Perché?» chiede.

«Ho cambiato idea».

«Hai cambiato idea?» Ripete le mie parole lentamente, come se stesse tentando di comprenderne il significato.

Annuisco di nuovo. So che avrebbe voluto qualcosa di più di quello che è scritto nel mio fascicolo. Sono a disagio, incerta su come risponderle senza che venga fuori come un’assoluta bugia. Vedo di nuovo la sua espressione carica di aspettativa e sospiro.

«Mi sono ammalata».

È il suo turno di annuire.

«Non riuscivo a reggere il carico di lavoro, o a reggere i miei lavori per permettermelo, quindi ho lasciato».

Guarda i suoi appunti, aguzzando la vista. «Eri tra le prime…»

«Le prime cinque, sì, ne sono cosciente».

«Perché…?» Si ferma. «I tuoi risultati e le tue prestazioni erano notevoli. Non c’era ragione per cui il consiglio scolastico non potesse fare un’eccezione per te una volta che sei stata meglio».

Mi mossi sulla sedia, le mani strette forte assieme sotto la scrivania. Come si pronuncia il giuramento di Ippocrate quando si porta proprio la cosa che spazzerà via l’umanità?

Lei mi guarda da sopra la montatura degli occhiali, un’azione che la fa sembrare una bibliotecaria tesa e collerica sul punto di rimproverare un bambino chiassoso. «Eve, siamo stati informati della tua situazione sia dai tuoi genitori che da te. Siamo solo preoccupati che, forse, potresti aver agito in modo troppo avventato. Una ragazza brillante…»

Scuoto la testa per fermarla ma continua lo stesso.

«Una ragazza brillante come te ha la possibilità di un futuro meraviglioso», dice. «Potremmo organizzare qualcosa, crediti extra, sono sicura che i tuoi insegnati sarebbero stati più che felici di farti alcune concessioni».

«I miei obiettivi personali sono cambiati», mi limito a dire. «Era l’opzione migliore piuttosto che sprecare altri soldi o tempo di chiunque».

«Se i tuoi obiettivi sono cambiati, magari avresti potuto specializzarti in un campo differente, Eve».

«Non so più cosa voglio, è questo il punto». Sono irritata, il suo profumo floreale sta strangolando i miei sensi e mi brucia la gola. «Non è questione di fondi, né si tratta di tenere il passo. Come ha fatto notare, sono una ragazza brillante, e recupero, anche se volessi aspettare altri sei mesi. Potrei ottenere una borsa di studio da questa o qualunque altra università, ma non voglio».

Mentre dico quelle parole a voce alta, vedo la sua espressione cambiare, la pelle cigola al rafforzarsi della mia presa.

«Ho fatto diversi lavori, guadagnando per pagarmi il percorso, sia per la scuola che per altri obiettivi, e andava bene, perché volevo…» mi fermai. «I miei obiettivi sono cambiati, e mi aspetto che lei accetti e rispetti la mia scelta».

Un denso silenzio cade tra noi.

«Capisco», mi dice. «Ne sei sicura?»

Annuisco.

Prende parecchi appunti, la penna che gratta rumorosamente il foglio. Aspetto.

Alla fine alza lo sguardo su di me. «Se sei sicura di questa decisione, ti raccomanderei di vedere uno dei nostri consulenti prima di fare del tutto questo passo».

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